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Cartoon

Il Piccolo Lord: storia, curiosità del cartone che ha fatto commuovere una generazione

today25 Ottobre 2025 2

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Tra i cartoni animati più toccanti e formativi degli anni ’80, Il Piccolo Lord occupa un posto speciale nel cuore degli spettatori.
Tratto dal romanzo Little Lord Fauntleroy della scrittrice Frances Hodgson Burnett, autore anche di La piccola principessa e Il giardino segreto, l’anime racconta la storia di un bambino gentile che insegna l’amore e la bontà al suo burbero nonno.

Prodotto nel 1988 dalla Nippon Animation per la storica collana World Masterpiece Theater (Sekai Meisaku Gekijō), la serie è composta da 43 episodi diretti da Kōzō Kusuba.

La trama de Il Piccolo Lord

Il protagonista è Cedric Errol, un bambino americano che vive a New York con la madre, dopo la morte del padre, figlio minore di un nobile inglese.
Un giorno, un avvocato del nonno — il conte di Dorincourt — si presenta alla madre con una notizia inaspettata: Cedric è l’unico erede del titolo nobiliare e dovrà trasferirsi in Inghilterra per diventare il nuovo Lord Fauntleroy.

All’inizio, il vecchio conte è rigido e freddo, incapace di provare affetto. Ma la dolcezza e la bontà di Cedric riescono lentamente a sciogliere il suo cuore.
Attraverso gesti semplici e sinceri, il bambino insegna al nonno il valore dell’amore, del perdono e della gentilezza.

La serie alterna momenti di malinconia a scene piene di tenerezza, in perfetto equilibrio tra emozione e speranza.

L’arrivo in Italia

Il Piccolo Lord arrivò in Italia nel 1989 su Italia 1, in piena epoca d’oro dei cartoni giapponesi ispirati ai romanzi classici.
Il pubblico italiano si affezionò subito al piccolo Cedric e al suo rapporto con il burbero nonno, rivedendo in quella storia valori universali come l’amicizia e la famiglia.

La sigla italiana, cantata da Cristina D’Avena, divenne subito un successo con il suo ritornello inconfondibile:

“Piccolo Lord, sorridi anche tu, la vita è più bella se guardi lassù…”

Negli anni la serie è stata replicata su Italia 1, Rete 4, Boing e in home video, rimanendo un punto fermo tra gli anime educativi e sentimentali.

Curiosità su Il Piccolo Lord

Dal romanzo al cartoon: l’anime è basato fedelmente sul libro Little Lord Fauntleroy, pubblicato nel 1886, un classico della letteratura per ragazzi.

Un grande team creativo: lo staff della Nippon Animation aveva già lavorato a serie come Heidi, Anna dai capelli rossi e Lucy May.

Un messaggio universale: il cartone insegna che la vera nobiltà non è quella del titolo, ma quella del cuore.

Un successo mondiale: la serie è stata trasmessa in più di 20 Paesi ed è tuttora molto popolare in Giappone, dove viene considerata una delle opere più delicate del World Masterpiece Theater.

Adattamenti celebri: oltre all’anime, il romanzo ha ispirato numerosi film e serie TV, tra cui una versione britannica con Alec Guinness e il film del 1980 con Ricky Schroder.

Perché Il Piccolo Lord resta nel cuore

Il Piccolo Lord è molto più di un cartone animato: è una lezione di vita.
Con la sua dolcezza, il suo messaggio positivo e la sua profondità emotiva, ha saputo parlare a generazioni di spettatori, mostrando che la bontà può cambiare anche il cuore più duro.

Una storia senza tempo che continua a emozionare, ricordandoci che l’amore e la gentilezza sono le vere forme di nobiltà.

Scritto da: enzosangrigoli

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